Turismo in Campania

Quando l’artigianato diviene turismo

Durante l’estate di ogni anno Flumeri, piccolo e grazioso borgo della provincia di Avellino, si risveglia per dar vita alla sua più antica e bella tradizione in onore di San Rocco, il Santo che protegge il paese da terremoti e pestilenzeQuest’usanza ha origini pagane, anche se ormai fa parte della tradizione religiosa della comunitàIl grano, frutto della “Madre Terra”, torna a lei sotto forma di dono come ringraziamento per il buon raccolto. In origine ogni contrada sceglieva l’albero più bello e, con cura, lo adornava con catene di spighe, ma, nel tempo, la popolazione si è unita per dar vita ad un unico dono: un obelisco di grano intrecciato con paglia chiamato “Giglio“. Esso, negli anni, si é evoluto tanto da diventare una vera e propria opera d’arte che muta nella forma (il Giglio é ogni anno diverso), ma non nella sostanza (il rito si ripete sempre uguale ed ha sempre lo stesso significato propiziatorio). Se durante le manifestazioni qualcosa va male, si traggono auspici negativi per il paese.
Tutto inizia durante il mese di luglio quando, raccolto il grano, si intrecciano le spighe secondo la tradizione tramandata di generazione in generazione: gli anziani insegnano ai giovani la loro arte. Sotto una direzione attenta che fornisce omogeneità alla struttura, ogni squadra crea il proprio “piano”. Quando è quasi completo intorno all’8/10 agosto quando tra canti, suoni e grida di gioia si procede “all’alzata“: il Giglio viene collocato “a mano” in posizione verticale dai “carristi“. È il primo momento di festa: molti, incuriositi, vengono da paesi vicini e lontani e anche gli emigrati ritornano dai paesi adottivi per rinnovare il rito ed onorare il Santo. Il Giglio, in posizione verticale, ha bisogno delle ultime rifiniture prima del 15 agosto, il giorno della “grande tirata”. In quella data nell’arco di 4-5 ore (si inizia intorno alle 17) l’obelisco verrà trasportato dal “Campo del Giglio” al centro del paese, in prossimità della chiesa in onore del Santo. I carristi tirano le funi a mani nude accompagnando a destinazione la propria “creatura”. Durante la tirata viene anche votato e scelto il piano più bello, quello che si aggiudicherà il “Palio“. Se, quindi, desiderate una vacanza alternativa, lontani dal caos cittadino, su una collina dove si respira aria pulita e si può godere di un ottimo panorama e di cibo ancora genuino, venite a Flumeri, ottima meta per un turismo in Campania del tutto alternativo. L’uscita autostradale di Grottaminarda dista pochi chilometri. Inoltre, nei dintorni, potrete visitare gli scavi archeologici di Chioccaglie e la Dogana aragonese da poco restaurata. Per dormire troverete tanti agriturismi ben attrezzati e molto ospitali.