domini .it con lettere accentate

Novità relative alla registrazione dei domini: spazio alle lettere accentate

Nomi di dominio: generalità, caratteristiche e… novità

In ambito informatico, il nome di dominio non è altro che una dicitura costituita da una serie di stringhe separate (quest’ultime, in particolare, divise da punti). Fine ultimo della dicitura è quello di identificare il dominio dell’autorità, dell’autonomia amministrativa o del controllo in rete.

Ogni nome di dominio è registrato nel Domain Name System (DNS), e viene utilizzato in contesti differenti all’interno della rete internet. Entrando nel dettaglio, la loro utilità deriva dalla possibilità di favorire l’indirizzamento verso una risorsa specifica, ospitata nella rete stessa.

È noto come i domini presentino livelli differenti, dal primo in avanti.

Un dominio di primo livello, ad esempio, presenta un solo elemento testuale, come nel caso di “.it”, “.com” o “.org”; un dominio di secondo livello, logicamente più esteso del primo, dispone di due elementi testuali (“twitter.com”, “ansa.it”, “corriere.it”); un dominio di terzo livello può contenere tre elementi testuali (“it.wikipedia.org”), per poi proseguire in una progressione testuale.

Chi naviga online avrà notato come la stragrande maggioranza dei domini non presenti lettere accentate. Ciò vale anche per realtà, siano esse commerciali, digitali, d’informazione e via dicendo, che presentino lettere con l’accento nella loro denominazione.

Si tratta di un particolare che, sebbene passi in sordina, desta curiosità. Ma la situazione è ancora immutata? Certo che no.

L’introduzione dell’accento nei nomi di dominio

Chi possiede una ditta, un marchio, un brand con l’accento nella propria denominazione, sarà felice di sapere che, dal mese di luglio, vi è la possibilità di effettuare registrazioni di domini accentati. Il discorso, in particolare, è valido per i nomi di dominio terminanti in “.it”.

Quello descritto è un significativo passo in avanti, che consente a chi lo desidera, rispettando il parametro citato (dominio di primo livello corrispondente a “.it”), di registrare un nome di dominio in modo più libero e meno vincolato a compromessi.

Prima dell’aggiornamento qui descritto, chi intendeva aprire un dominio era tenuto a rispettare i caratteri ASCII (American Standard Code for Information Interchange). Tuttavia, la novità ha comportato un cambio di rotta, con conseguenze decisamente positive su larga scala.

Effetti e conseguenze dell’aggiornamento

Le potenzialità dell’aggiornamento descritto sono sottovalutate.

In precedenza si è fatto riferimento alle realtà commerciali con nomi di azienda dotati di lettere accentate. Sino a poco prima della novità, simili ditte erano tenute ad adottare domini contenenti lettere prive di accento: non vi erano altre possibilità.

Con l’aggiornamento citato in precedenza, invece, il passo in avanti è stato consistente. I marchi sono liberi di scegliere un hosting e registrare il dominio desiderato, anche optando per una dicitura con lettere accentate.

Più in generale, chi opta per un dominio di questa tipologia, contenente delle lettere accentate, potrà essere più facilmente riconoscibile nel panorama digitale.

Non sono molti, ad oggi, i domini che presentino una simile peculiarità, per il semplice fatto che è di uso comune optare per diciture prive di accento. Tuttavia, le conseguenze dell’aggiornamento sono positive, evidenti: chi lo desidera può registrare il proprio dominio utilizzando un carattere non legato allo standard ASCII.

Come registrare un dominio con lettere accentate

Alla luce della novità, viene da chiedersi: come registrare un dominio di questo tipo? A quale servizio rivolgersi?

La registrazione di un dominio con lettere accentate, di fatto, non prevede alcuna differenza rispetto alle procedure da completare per la registrazione di un dominio tradizionale.

L’utente interessato non dovrà far altro che recarsi su un hosting, registrarsi e scegliere il proprio dominio (“.it”, nel caso di dominio con lettere accentate), per poi sottoscrivere l’abbonamento relativo al mantenimento dello stesso.

I costi inerenti alla gestione di un dominio variano da un hosting all’altro. L’ideale sarebbe optare per un hosting WordPress economico, che permetta di aprire un sito web a costi ribassati.

Quello descritto è un punto da non sottovalutare. In rete esistono hosting differenti, fornenti servizi di varia entità. Tanto più ampia è la gamma dei servizi offerti, tanto più elevato sarà il costo alla base degli stessi.

Tuttavia, alcuni hosting economici permettono di godere delle medesime funzionalità garantite dagli hosting più dispendiosi, ma a un costo decisamente contenuto: a tal proposito, si valuti con attenzione il servizio più adatto alle proprie esigenze.